01/11/2014 – The President of Burkina Faso has resigned

L’ha annunciato Blaise Compaoré in un comunicato.

Negli scontri durante le manifestazioni degli ultimi giorni sono morte 30 persone e più di cento sono rimaste ferite.

Chi ha assistito allo spettacolo teatrale SABBIA messo in scena dalla compagnia teatrale Dietro Le Quinte un mese fa, ha scoperto le figure di Thomas Sankara, first president of Burkina Faso, e di Blaise Compaoré, suo amico fraterno e che lo ha succeduto alla guida del Paese dopo il suo assassinio nel 1987.

Molte le voci e molte le inchieste giornalistiche di tutti questi anni che hanno accusato Compaoré di essere implicato nell’uccisione di Sankara, guidato dalla longa manus della Francia e degli Stati Uniti, minacciati nei loro interessi in Africa Occidentale da quel giovane militare, politico e rivoluzionario che, partendo da uno dei Paesi più poveri al mondo, osava contestare le politiche economiche di chi dominava il mondo.

Dopo l’ennesimo tentativo di Compaoré di modificare la costituzione del Burkina Faso per potersi ripresentare ancora una volta alle elezioni presidenziali previste per il 2015, la popolazione e soprattutto i giovani burkinabé hanno deciso di dire basta. Sembra con il sostegno di buona parte delle forze armate che si sarebbero rifiutate di sparare sui manifestanti nei giorni scorsi.

Cosa succederà adesso è difficile dirlo, tanti gli interessi globali che mirano a controllare l’Africa Occidentale.

Per la nostra modesta conoscenza del popolo burkinabé, we hope that the peaceful but determined nature of those who inhabit the “land of the upright” (This is the meaning of Burkina Faso), would allow the country to start a new path, rediscovering some of the teachings and efforts to transform the country interrottisi twenty-seven years, alla morte di Thomas Sankara.

For more information:

International

Jeune Afrique

Panorama